In base all’analisi del Crif, l’importo medio delle frodi creditizie rilevate nel primo semestre 2019 (4.662 euro) ha segnato un netto calo rispetto al passato: -21,4% a conferma del fatto che i truffatori si stanno rivolgendo a sempre più modesti ammonta a ridurre le possibilità di essere scoperti.
Ma qual è il profilo delle vittime?
Secondo la mappatura effettuata da Crif, la distribuzione delle frodi ha evidenziato che la maggioranza delle vittime sono uomini (64,9%) mentre l’analisi per fascia di età ha evidenziato che l’incremento maggiore dei casi ha riguardato la fascia di età 18-30 (+ 23,2% ) e 31-40 anni (+ 6,4%) mentre diminuiscono i casi di frode nei confronti delle classi più anziane della popolazione (51-60-11,0% e over 60 -15,7%).
Gli analisti di Crif sono andati oltre e hanno osservato il fenomeno delle truffe creditizie anche da un punto di vista geografico.
È emerso così che la più alta incidenza di casi si è registrata in Lombardia, seguita da Campania, Lazio e Sicilia, davanti a Piemonte e Puglia. In questo caso, l’analisi del primo semestre 2019 non ha evidenziato sorprese rispetto a quanto mappato un anno prima con la sola eccezione del tandem Lombardia-Campania con il Nord che ha ribaltato la propria posizione con Napoli e dintorni .
“Il maggior incremento di casi rispetto ai primi sei mesi del 2018 si è registrato in Molise (+66,7), seppur con numeri assoluti ancora modesti, seguito da Liguria (+ 13,9%), Lombardia (+ 11,2%) e Sicilia (+9,8 %)%) ”, Avvertono gli esperti Crif.
Confrontando il numero di frodi con il credito erogato, però, sono emerse variazioni significative in alcune regioni, con la Calabria che, ad esempio, è salita dalla nona alla terza posizione.